Il superbonus 110 è l’incentivo statale nato per le ristrutturazioni e gli interventi sulle abitazioni.
In breve, si tratta di una misura volta all’efficientamento energetico e antisismico delle abitazioni dei cittadini, o ancora all‘installazione degli impianti fotovoltaici e per i punti di ricarica di veicoli elettrici all’interno degli edifici.
In questo contesto è previsto il rilascio dell’attestato di prestazione energetica denominato “APE”, che serve per certificare l’effettivo svolgimento dei lavori e ha una durata di 10 anni. Ora si sono aggiunte una serie di ulteriori modifiche e novità relative al superbonus 110 che è bene tenere a mente prima di approcciarvisi.
Ecco cosa bisogna conoscere seguendo le indicazioni di Studio Giorgio.
Prima di iniziare bisogna però sottolineare le modifiche riguardano però due punti principali: le tempistiche e le modalità di richiesta.
Proroghe e tempistiche del superbonus 110
Rispetto alla formula iniziale il decreto è stato prorogato. Questa proroga non è univoca e prevede date diverse per casi diversi. Vediamo quali sono le nuove scadenze:
- 31 dicembre 2022: villette unifamiliari a patto che, entro il 30 settembre, il direttore dei lavori abbia certificato il raggiungimento di almeno il 30% dei lavori.
- 31 dicembre 2023: condomini ed edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate anche se di proprietà di persone fisiche.
- 31 dicembre: condomini ed edifici composti da due a quattro unità immobiliari al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.
- 31 dicembre 2023: per gli immobili di proprietà delle cooperative e per gli ex IACP se alla data del 30 giugno 2023 sia stato effettuato il 60% dei lavori.
- 31 dicembre 2025 per gli interventi in aree terremotate.
Modalità di accesso
In realtà non sono state toccate particolarmente le modalità di richiesta di accesso, rimaste pressoché invariate rispetto a quelle riportate sul decreto rilancio. Visto l’aggiornamento repentino delle proroghe, però, si consiglia di tenere d’occhio la situazione, che potrebbe velocemente cambiare modificando la pratica che è necessaria rispetto a quella che è nelle nostre mani.
Allo stato attuale, si consiglia alle imprese che realizzano i lavori di evitare lo strumento dello “sconto in fattura”, poiché nel 2022 è stato causa di blocco di molte pratiche.
Al proprietario dell’immobile, nonché sostenitore delle spese oggetto del bonus, si consiglia di dialogare con “Poste Italiane” al fine di cessione del credito; allo stato attuale, Poste Italiane rappresentano l’unica soluzione valida per ottenere il denaro sul conto corrente (aperto ovviamente con poste), con tempi di liquidazione che si aggirano intorno ai 2 mesi.