Per definizione la partita IVA è una serie di 11 numeri che identifica il titolare e serve a contribuire l’IVA all’Agenzia delle entrate.
l’Italia è uno dei paesi con più lavoratori autonomi, ma in molti hanno paura della partita IVA. Ma cosa comporta aprire una partita IVA?
La risposta a questa domanda ce la da oggi Studio Giorgio Dottori Commercialisti. Continua a leggere per saperne di più.
Che documenti servono, e qual è la burocrazia da seguire, per aprire la partita IVA
Il documento fondamentale da dover preparare è il modello AA9/12: detto anche “Modello di inizio attività per le persone fisiche”, il modello AA9/12 è scaricabile direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate.
Una volta compilato dovrà poi essere consegnato presso la sede dell’Agenzia delle Entrate, questo si dovrà fare a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, oppure per via telematica, mediante il canale Fisconline.
Se la tua è una ditta individuale dovrai seguire la procedura ComUnica. Grazie a questa modalità, si potrà più semplicemente svolgere i passaggi di:
- Iscrizione nel Registro delle Imprese o nel REA della Camera di Commercio
- Presentazione Modello AA9/12 per apertura della Partita IVA, scelta Codice ATECO e regime fiscale
- Iscrizione alla Gestione Artigiani e Commercianti INPS
- Iscrizione INAIL (solo se necessario)
Bisogna poi considerare l’inclusione all’Archivio VIES per poter effettuare operazioni intracomunitarie ovvero le cessioni di beni e prestazioni di servizi da e verso soggetti passivi IVA residenti in uno degli Stati membri dell’Unione Europe. Questo passaggio però potrà anche essere successivo.
In alcuni casi potrà essere necessaria anche una SCIA comunale, necessaria per l’esecuzione di mansioni complesse, il contatto con materiali o sostanze pericolose ed altre situazioni “a rischio elevato”, ed è spesso richiesto il possesso di uno o più requisiti.
Deve inoltre essere presentata l’abilitazione professionale anche per alcune categorie di professionisti.