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Partendo dalle basi, un regime forfettario è un particolare regime fiscale per le partite IVA individuali in vigore dal 2016, che permette di fruire di alcune semplificazioni fiscali e contabili sostituendo il precedente regime dei minimi.

Recentemente il regime forfettario ha subito una serie di modifiche venendo portato a 85 mila euro, questo fatto implica dei cambiamenti anche per le persone stesse che potrebbero ora rientrare in questo regime. 

Quindi, per capire cosa cambia effettivamente, oggi insieme allo Studio Giorgio ne vedremo ogni aspetto.

Cosa sapere sul nuovo regime forfetario a 85 mila euro

Di base il cambiamento più sostanziale ed effettivo avviene in merito all’aumento della soglia concessa, prima posta a 65 mila euro. Dal 2023 quindi anche le persone che fatturano di più di 65 mila, ma meno di 85 mila potranno essere soggetti alla tassazione fissa, consolidata per questo tipo di regime economico. 

Si tratta di una tassazione agevolata che si applica grazie ad un’unica aliquota pari al 15% (o al 5%). 

Sino al 2022 si poteva sforare dai 65 mila euro senza subire particolari ripercussioni sulla tassazione, l’importante era rientrare in regola l’anno successivo. Ma nel 2023, con questa nuova normativa, anche questa parte sarà interamente regolata.

Infatti chi dal 2023 avrà compensi o ricavi superiori ai 100.000 euro uscirà immediatamente dal regime forfettario con relativa fattura con l’IVA e obbligo a registrare la contabilità ordinaria.

Invece, per sforerà gli 85.000 euro ma rimarrà al di sotto dei 100.000 euro, uscirà sì dal forfettario, ma solo a partire dall’anno successivo, così che possa comunque riuscire a pagare le tasse senza agevolazioni per mettersi in carreggiata.

Se sei ancora preoccupato da questa situazione contatta Studio Giorgio ed espone le tue domande, grazie alla professionalità maturata in anni di lavoro nel settore sarò in grado di darti tutte le risposte di cui hai bisogno