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La contabilità aziendale è un aspetto cruciale per il corretto funzionamento delle imprese in Italia.

La tenuta delle scritture contabili è infatti obbligatoria per legge, allo scopo di monitorare le entrate e le uscite dell’azienda, e di redigere il bilancio d’esercizio.
In questo articolo di Studio Giorgio Dottori Commercialisti, approfondiremo le scritture contabili obbligatorie e facoltative focalizzandoci anche sul ruolo del commercialista in questo

Contabilità in Italia, quali sono le scritture contabili obbligatorie

Le scritture obbligatorie per la contabilità di un’azienda sono quelle fondamentali per monitorare le entrate e le uscite dell’azienda, al fine di valutare il patrimonio netto.

Il Registro degli acquisti e delle vendite è il documento che registra tutti gli acquisti e le vendite effettuati dall’azienda. Il registro deve essere compilato con la massima cura, indicando la data dell’operazione, il nome del cliente o del fornitore, l’importo dell’operazione e la causale.

Il Libro inventari, invece, è il documento in cui l’azienda registra tutti i beni e le attrezzature di proprietà. Questo libro è fondamentale per la valutazione del patrimonio netto dell’azienda, e deve essere aggiornato con regolarità.

Il Libro giornale è il documento in cui vengono registrate tutte le operazioni contabili dell’azienda, suddivise per data e causale. Il Libro degli inventari, invece, deve contenere la descrizione dettagliata di tutti i beni di proprietà dell’azienda, inclusi gli immobili, le attrezzature e i macchinari.

Infine, il Bilancio d’esercizio è il documento che sintetizza tutti i movimenti contabili dell’azienda, e ne mostra la situazione economica e finanziaria. Questo documento deve essere redatto con particolare attenzione, in modo da offrire una visione chiara e dettagliata della situazione dell’azienda.

Scritture contabili facoltative

Oltre alle scritture contabili obbligatorie, esistono anche le scritture contabili facoltative, che l’azienda può decidere di tenere o meno. Tra queste, vi sono il Libro degli effetti attivi e passivi, il Registro delle immobilizzazioni, il Registro delle provviste e il Libro delle fatture. Questi documenti possono essere utili per una gestione più efficiente dell’azienda, ma non sono obbligatori per legge.

Il ruolo del commercialista

Per tenere le scritture contabili in modo corretto e preciso, molti imprenditori si affidano alla figura del commercialista. Si tratta del professionista che si occupa della tenuta delle scritture contabili, e della redazione del bilancio d’esercizio. Grazie alle sue competenze specifiche, il commercialista è in grado di garantire la correttezza dei documenti contabili. Inoltre, è anche in grado di fornire supporto nell’ambito della pianificazione fiscale e nella definizione degli adempimenti contabili e fiscali.

Per le imprese che non dispongono di risorse interne dedicate alla gestione delle scritture contabili, affidarsi a un commercialista è fondamentale per evitare di commettere errori e di incorrere in sanzioni fiscali.

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