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Il marchio aziendale è un bene immateriale che può avere un valore significativo per l’impresa.

Esso rappresenta la percezione che i consumatori hanno dell’azienda e dei suoi prodotti o servizi. Un marchio forte e riconosciuto può dare all’impresa un vantaggio competitivo, aumentando le vendite e la redditività. In questo articolo di Studio Giorgio Dottori Commercialisti vediamo insieme l’importanza di valutare il marchio aziendale.

Aumentare il valore a bilancio

Il marchio aziendale può essere iscritto a bilancio come un’immobilizzazione immateriale. In questo modo, il suo valore può essere ammortizzato nel corso degli anni, riducendo la base imponibile dell’imposta sul reddito delle società.

L’ammortamento del marchio è un processo contabile che consente di ripartire il suo valore nel corso della sua vita utile. La durata di vita utile del marchio è un’informazione soggettiva, che deve essere determinata dall’impresa in base a una serie di fattori, tra cui la notorietà del marchio, la sua forza, la sua durata e la sua capacità di generare profitti.

Questo step può rappresentare un vantaggio fiscale significativo per l’impresa.

Ad esempio, se il valore del marchio è pari a 100.000 euro e la sua vita utile è di 10 anni, l’impresa potrà ridurre la sua base imponibile di 10.000 euro ogni anno.

Cedere il marchio a terzi

Il marchio aziendale può essere ceduto a terzi, ad esempio a un’altra impresa o a un fondo di investimento. In questo caso, l’impresa che cede il marchio può registrare una plusvalenza, che sarà tassata a un’aliquota inferiore rispetto ai redditi ordinari.

La plusvalenza derivante dalla cessione del marchio aziendale è calcolata come la differenza tra il prezzo di vendita del marchio e il suo valore contabile. Ad esempio, se il prezzo di vendita del marchio è pari a 100.000 euro e il suo valore contabile è pari a 50.000 euro, l’impresa potrà registrare una plusvalenza di 50.000 euro.

Mascherare perdite in bilancio

In alcuni casi, il marchio aziendale può essere utilizzato per mascherare perdite in bilancio. Ad esempio, l’impresa può registrare un aumento del valore del marchio, che compenserà le perdite realizzate in altre attività.

L’aumento del valore del marchio aziendale deve essere giustificato da elementi concreti, come ad esempio un aumento della notorietà del marchio o un miglioramento della sua forza. Se l’aumento del valore del marchio aziendale non fosse giustificato, l’impresa potrebbe essere soggetta a sanzioni fiscali.

La valutazione del marchio è un’operazione importante per l’impresa. Essa consente di identificare il valore reale del marchio e di sfruttarlo al meglio per raggiungere gli obiettivi strategici dell’azienda.

La valutazione del marchio aziendale può essere effettuata da un perito specializzato, che utilizzerà una metodologia appropriata in base alle caratteristiche dell’azienda. Rivolgiti a Studio Giorgio Dottori Commercialisti per ottenere supporto in questo processo.