La distribuzione degli utili è una delle principali modalità attraverso cui le imprese remunerano i propri soci.
Tuttavia, la legge impone specifici limiti e vincoli per garantire che questa pratica non metta a rischio la stabilità finanziaria dell’azienda. Conoscere questi vincoli è fondamentale per una gestione responsabile e conforme alle regole della distribuzione degli utili. In questo articolo di Studio Giorgio Dottori Commercialisti esamineremo le principali restrizioni dettate dalla normativa, come il rispetto del capitale minimo legale, i crediti verso i soci e il rapporto tra patrimonio e obbligazioni.
Capitale minimo legale
Uno dei principali vincoli riguarda il capitale minimo legale. La normativa prevede che il capitale sociale effettivo non possa scendere al di sotto di una soglia minima stabilita per legge, pena l’impossibilità di distribuire utili. In particolare:
- Per le S.p.a.: il capitale minimo legale è fissato a 50.000 euro (ex art. 2327 c.c.).
- Per le S.r.l.: il capitale minimo è pari a 1 euro (ex art. 2463 c.c.), anche se in molti casi viene stabilito un capitale superiore per rafforzare la solidità patrimoniale.
Fino a quando il capitale sociale non viene ripristinato sopra il minimo legale, la distribuzione degli utili è vietata. Questa regola garantisce che l’azienda mantenga una base patrimoniale adeguata a far fronte alle proprie obbligazioni e per sostenere la continuità aziendale.
Crediti verso soci
Un altro vincolo significativo è rappresentato dai crediti verso i soci per versamenti ancora dovuti. Se i soci non hanno completato il pagamento del capitale sottoscritto, non è possibile procedere con la distribuzione degli utili. Prima di tutto, infatti, è necessario sanare eventuali debiti dei soci verso la società. Questo principio tutela la stabilità finanziaria dell’impresa e assicura che i soci contribuiscano effettivamente al patrimonio sociale prima di ricevere eventuali remunerazioni.
Rapporto patrimonio/obbligazioni
Il rapporto tra patrimonio e obbligazioni è un ulteriore vincolo imposto dalla normativa. La legge stabilisce che il totale delle obbligazioni emesse non può superare il 50% del patrimonio disponibile, calcolato come somma del capitale sociale, della riserva legale e delle riserve disponibili a bilancio. Se questo rapporto non è rispettato, l’azienda deve ripristinare l’equilibrio patrimoniale prima di distribuire utili.
In alcuni casi, è possibile superare i limiti dettati dalla legge, ma solo in presenza di particolari condizioni:
- Società quotate nei mercati regolamentati: Queste aziende possono emettere obbligazioni anche oltre il limite del 50%.
- Sottoscrizione da parte di investitori professionali: Se le obbligazioni eccedenti sono sottoscritte da soggetti sottoposti a vigilanza prudenziale, il limite può essere superato.
- Obbligazioni assistite da ipoteca: La normativa consente di emettere obbligazioni garantite da ipoteche su immobili aziendali fino a 2/3 del loro valore.
Fino a quando il rapporto patrimonio/obbligazioni non viene ripristinato, la distribuzione degli utili rimane sospesa.
Distribuzione degli utili, l’importanza di rispettare le normative
I limiti alla distribuibilità degli utili non sono solo un obbligo normativo, ma rappresentano una garanzia per la stabilità e la sostenibilità dell’impresa. Rispettare il capitale minimo legale, sanare i crediti verso i soci e mantenere un rapporto equilibrato tra patrimonio e obbligazioni consente di proteggere la solidità patrimoniale, tutelare i diritti dei creditori e garantire la continuità aziendale.