La distribuzione dei dividendi è una fase cruciale della gestione societaria, poiché rappresenta la remunerazione diretta dei soci per il capitale investito.
Tuttavia, non sempre è possibile procedere con la distribuzione: esistono condizioni legali precise, limiti regolamentari e procedure che devono essere rispettate per garantire la legittimità dell’operazione. In questo articolo di Studio Giorgio Dottori Commercialisti, analizzeremo i principali aspetti legati alla distribuzione dei dividendi, fornendo una guida utile per le imprese e i loro azionisti.
Le condizioni per distribuire i dividendi
Per poter distribuire dividendi, è necessario che l’azienda soddisfi determinate condizioni, ecco quali.
Bilancio regolarmente approvato
I dividendi possono essere distribuiti solo se risultano da un bilancio annuale approvato dall’assemblea dei soci. Questo bilancio deve essere redatto secondo i principi contabili vigenti e sottoposto, se richiesto, a revisione contabile. In altre parole, non è possibile distribuire dividendi basandosi su stime o calcoli preliminari: il dato deve essere ufficiale e certificato.
Utile effettivo e conseguito
Solo gli utili effettivamente realizzati e non quelli previsti o stimati possono essere distribuiti. Inoltre, se l’azienda presenta perdite accumulate, è obbligatorio coprirle prima di procedere alla distribuzione degli utili. Questo garantisce che il capitale sociale e le riserve legali rimangano integri.
Rispetto dei vincoli di legge
La normativa impone alcuni limiti alle modalità con cui distribuire gli utili, soprattutto in relazione al mantenimento del capitale minimo legale e alla copertura delle riserve obbligatorie. Fino a quando questi requisiti non sono rispettati, non è possibile procedere alla distribuzione.
I limiti della distribuzione degli utili
Anche quando sono presenti utili disponibili, la loro distribuzione può essere soggetta a restrizioni. Ecco i principali limiti.
Capitale sociale minimo
Il capitale sociale effettivo deve essere almeno pari al minimo richiesto dalla legge. In caso contrario, non è consentito distribuire utili, e il capitale deve essere ripristinato o ridotto.
Crediti verso soci
Se i soci non hanno ancora versato interamente il capitale sottoscritto, non possono ricevere dividendi. La priorità va al recupero delle somme dovute alla società.
Rapporto patrimonio/obbligazioni
Per le società che emettono obbligazioni, il rapporto tra patrimonio netto e obbligazioni emesse deve rispettare i limiti stabiliti dalla legge. In caso di squilibrio, la distribuzione degli utili è bloccata fino al ripristino di un rapporto patrimoniale equilibrato.
Modalità di pagamento dei dividendi
Una volta soddisfatte le condizioni legali e verificata l’assenza di limiti, i dividendi possono essere distribuiti ai soci. Ecco le modalità di pagamento.
Denaro
La forma più comune di distribuzione è in contanti. Gli utili vengono prelevati dal conto della società e accreditati direttamente ai soci.
Compensazione di credito
Se un socio ha debiti verso la società, il dividendo può essere utilizzato per compensare tali debiti, riducendo il saldo da versare.
Distribuzione di beni o servizi
In alcuni casi, le società scelgono di distribuire dividendi sotto forma di beni prodotti o servizi offerti dall’impresa. Questa modalità è meno frequente, ma può essere utile in situazioni particolari.
La distribuzione dei dividendi è un momento importante per la vita di un’azienda, ma richiede attenzione e rispetto delle normative. Verificare le condizioni necessarie, assicurarsi che non ci siano limiti alla possibilità di distribuire gli utili e scegliere la modalità di pagamento più appropriata sono passaggi fondamentali per garantire una gestione trasparente e conforme alle regole.