Se non ne foste a conoscenza, nell’affitto di azienda, il conduttore può cedere il contratto di locazione insieme all’azienda senza il consenso del locatore. In questo caso il locatore potrà però decidere di non liberarlo. Quindi, il vecchio conduttore resta obbligato solidalmente nei confronti del proprietario se il nuovo inquilino non adempie.
Entriamo più nel dettaglio insieme a Studio Giorgio Dottori Commercialisti, che farà luce sull’argomento della cessione contratto di affitto di azienda.
Che cos’è il contratto di affitto di un’azienda
Partiamo dalle basi: il Contratto di Affitto d’Azienda, è l’accordo con cui un imprenditore concede a un soggetto la gestione temporanea dell’azienda. Questa è definita come l’insieme dei beni organizzati e utilizzati dal titolare dell’impresa, che viene ceduta a fronte del pagamento di un prezzo, detto canone.
Come funziona quindi la cessione del contratto di affitto di un’azienda?
La legge che regola questa situazione è l’art. 36 della Legge 392/78 la quale, come abbiamo introdotto, attribuisce al conduttore la facoltà di cedere a terzi il contratto di locazione, anche senza il consenso del locatore, purché venga insieme ceduta o locata l’azienda. Inoltre, l’articolo 1594 c.c. impedisce a colui che indentifichiamo come il conduttore di cedere il contratto di locazione, in mancanza del consenso del locatore.
Si tratta in breve di un caso in cui si verifica una successione a titolo particolare nel rapporto, con l’introduzione di un nuovo soggetto detto il “cessionario”. Questo soggetto, sia sul piano sostanziale che su quello processuale, è legittimato a diventare sia attivo che passivo.
I motivi che hanno portato a questa legislatura sono legati alla volontà del legislatore di agevolare il trasferimento della titolarità aziendale e assicurare la continuazione delle attività commerciali.
Prendendo però un caso particolare potremmo avere tra le mani un caso in cui un’azienda sia costituita da una pluralità di immobili. In questo caso la cessione della stessa potrebbe portare all’esclusione di alcune unità immobiliari dall’affitto o dalla cessione. Al contrario se l’azienda è esercitata in un unico immobile diventa più difficile legittimare un’esclusione dell’immobile dall’affitto o dalla cessione, senza snaturare il contratto di affitto o cessione di azienda dei suoi connotati essenziali. Verrebbe infatti considerato come un “privare” l’azienda di un suo elemento costitutivo.